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domenica 5 agosto 2012

La fabbrica di bile cinese.

Migliaia di orsi della Luna (la particolare specie che vive in Cina), nell'odierna Cina, trascorrono la loro intera esistenza, che si aggira intorno ai 20 anni, rinchiusi in gabbie spesso non più grandi del volume del loro corpo, in mezzo ai propri escrementi, impossibilitati a compiere il minimo movimento e con una ferita nello stomaco perennemente aperta, attraverso cui viene introdotto un catetere d’acciaio, il quale, senza interruzione, preleva la bile dalla loro cistifellea.

Questo per garantire guadagno ad uomini senza ritegno...

Questa sostanza viene usata per la preparazione dei più svariati prodotti: shampoo, medicinali, bibite, collirio. Venendo esportata in molti paesi come l'America, la Corea, le Filippine, Singapore... violando così i codici dell'Appendici I del C.I.T.E.S. (Convention of International Trade in Endangerede Species), che impedisce il trasporto di questo particolare animale (e di eventuali parti) al di fuori del confine cinese.
Senza contare che la bile, può essere sostituita da moltissimi prodotti vegetali e di sintesi, più economici e facilmente reperibili. Ma ovviamente il guadagno non è il medesimo...

E per questo motivo molti orsi sono costretti alla schiavitù.

Nonostante i molteplici tentativi da parte dell'Unione Europea di far chiudere queste fabbriche, il governo cinese ha risposto che sarebbero state chiuse nel momento in cui sarebbe stata trovata una sostanza sostitutiva alla bile di orso, componente fondamentale della medicina tradizionale cinese, dicono loro.

Oppure è soltanto perchè non esiste altro modo per lucrare su vite indifese?!.

Tuttavia ancora oggi i poveri cuccioli di orso vengono iniziati alla carriera circense, per aumentare ulteriormente i loro guadagni, fino a circa due anni di vita. Successivamente fino ai tre vengono tenuti per farli crescere, per poi cominciare la suzzione di bile dalle povere bestiole.

Oramai, per la vita atroce che conducono e che li aspetta, è frequente che le madri uccidano i cuccioli appena nati, cosa che in natura non succede mai.
Questo la dice lunga sull'intelligenza e sul rispetto della vita che questi animali nutrono, ma che noi esseri umani, continuamo a sfruttare.





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