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venerdì 26 aprile 2013

L'inquinamento non ha solo quattro ruote...

Il 90%  delle volte che si parla di inquinamento ambientale questo ''fenomeno'' viene associato al troppo utilizzo delle automobili oppure al forte sviluppo di paesi rimasti bloccati fino ad ora (Es. la Cina).
Tuttavia nessuno considera un fattore importante, e forse quello decisivo: gli allevamenti intensivi.

Come pochi sanno quasi tutta la carne che si trova sul mercato proviene da allevamenti intensivi, in cui gli animali vengono alimentati in maniera dubbia (vedi post ''Attenzione alla carne... non carne'').
Inoltre questo tipo di allevamento tiene veramente poco conto del benessere degli animali che rimangono in una fase di stallo tra la vita e la morta dalla nascita alla macellazione. Sono quasi tutti animali con forti modifiche genetiche, che si ammalano più facilmente ed a cui vengono somministrate forti dosi di antibi
otici, che poi troviamo come residui nella carne che
mangiamo. Per di più questo tipo di allevamente ha un fortissimo impatto ambientale sia a livello atmosferico che ambientale vero e proprio.
 Infatti l'abbondanza di feci comporta spesso inquinamento delle falde acquifere da parte dei colibatteri, che danno luogo alla nascita dell'eutrofizzazione (sovrabbondanza di fosfati e nitrati nelle acque).
Oltre a questo bisogna considerare il grande sperpero di questa risorsa non illimitata (anzi che si sta esaurendo) per produrre 1 kg di carne.
Per produrre 1 kg di pollo servono 3900 l di acqua. Per produrre 1 kg di riso servono 3000 l di acqua. 
Per produrre 1 kg di manzo servono 15.500 l di acqua. Per produrre 1 kg di mais ne bastano 900.
Per produrre 1 kg di maiale servono 4900 l di acqua. Per produrre 1 kg di orzo ne basta meno della metà.

Tuttavia questo non è l'unico problema, le emissioni inquinanti di questi allevamenti sono spaventose.
Per 1 solo Kg di carne vengono emissi : 36, 4 chili di anidride carbonica; 340 grammi di anidride solforosa e 59 grammi di fosfati. In proporzione una macchina per produrre questi quantitativi deve percorrere almeno 250 km.
E' stata redatta una classifica dall'ONU per valutare le emissioni mondiali e di ogni paese,rispetto agli
 allevamenti intensivi, ed è emerso che le emissioni mondiali sono pari a 27,245,758 migliaia di tonnellate, di cui:
  1. USA con 6,049,435 emissioni (22% di quelle mondiali)
  2. Cina e Taiwan con 5,010,170 emissioni (18,4%)
  3. Unione Europea con 4,001,222 emissioni (14,7%)
  4. Russia con 1,524,993 emissioni (5,6%)
  5. India con 1,342,962 emissioni (4,9%)
  6. Giappone con 1,257,963 (4,6%)
Il resto dei paesi ha parcentuali inferiori al 3,1%.

Vogliamo poi considerare il fatto che il 70% delle terre emerse (che sono il 30%) vengono destinate al settore zootecnico, quindi per produrre carne o per produrre alimenti per gli animali da carne?!
Insomma abbiamo convertito l'intero pianeta in un unico immenso allevamento intensivo, che oltre ad arrecare danni alla salute umana ne reca molti all'ambiente, per poter disporre sempre e comunque di carne a bassissimo costo.

Ma è così realmente conveniente questa scelta?!
Forse basterebbe smettere di consumarla oppure basterebbe acquistarla direttamente da un buon produttore (biologico o ecocompatibile) per cercar di evitare tutta la distruzione che si sta creando per 1 solo kg di carne.

2 commenti:

  1. Non ci posso credere tutta questa acqua per un kg di carne?! Non si rendono conto che stanno distrugendo il mondo?!

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  2. Queste sono informazioni che spesso in pochi conoscono, e molti sono ancora abituati a pensare all'allevamento come quello di un tempo, nei verdi pascoli... Cosa assolutamente sbagliata! Ora mangiare carne INTESIVA significa contribuire alla distruzione della propria salute e del pianeta. Bisogna smettere di dire ''si'' a questo modo di produrre, bisogna cominciare a cambiare le cose!

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