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lunedì 16 luglio 2012

Bambine di oggi... soltanto bambine?!



Quando vediamo appeso un fiocco rosa su una porta, quando vediamo future mamme fare acquisti per le loro future figlie, quando vediamo una coppia felice con la loro bambina,a cosa pensiamo? o forse sarebbe più corretto dire, a cosa non pensiamo?


Non pensiamo mai a cosa significhi dar vita ad una ''nuova donna'' in un mondo e in un paese che non fa altro che degradare l'immagine femminile.
Le bambine vengono indottrinate fin da piccole ad essere delle brave mamme, giocando con le varie bambole che le chiamano mamma come figli, e delle brave donne di casa, infatti le vediamo intente a lavare piattini di plastica e a passare per terra aspirapolvere finti.

Crescono, arrivano all'adolescenza, vengono messe a dura prova dagli schemi di bellezza della nostra società, accentuata nel mondo giovanile.

Ci si aspetta da loro che siano costantemente perfette: impeccabili nei comportamenti, nell'estetica... come bambole da mettere in mostra. Perchè è a questo che si è arrivati, alla considerazione maschile delle ragazze come bambole. Come carne e non come essere.
Purtroppo, le ragazze che si oppongono a questa situazione sono poche rispetto a quelle che accettano tutto. Così i valori che un tempo esistevano come il rispetto di se stesse spariscono schiacciati dal maschilismo.
Ecco qui che nasce la microprostituzione nelle sue forme sempre più spinte.

La prostituzione minorile (o appunto microprostituzione) riguarda il 5% della popolazione femminile italiana, circa 3000 minorenni. E' un fenomeno in crescita che vede sempre più spesso ragazze usare il proprio corpo in discoteca come a scuola per l’acquisizione di beni materiali. Si è sviluppata anche la forma di ''sesso online'' in cui le giovani si spogliano davanti a webcam o diffondono album pornografici in cambio di ricariche per il cellulare. Le adolescenti sono sempre più disinibite oramai si prostituiscono anche soltanto per gioco senza vedere in questo nulla di male.

Di contro i ragazzi non vanno oltre l'assecondare questi atteggiamenti e lo scambiarsi tra coetanei video pornografici ritraenti la ragazza di turno.

Medici e psicologi sono preoccupati per la diffusione di questo fenomeno arrivando ai loro studi sempre più ragazze tra i 13 e i 17 che si prostituiscono.Il fenomeno si sta diffondendo anche tra le studentesse universitarie che ricorrono alla prostituzione per arrotondare i conti a fine mese o per superare un esame particolarmente difficile.

Lo sviluppo così forte di questo fenomeno è dovuto alla società basata totalmente sul sesso in cui viviamo. Il problema è che andando avanti di generazione in generazione le cose non fanno altro che peggiorare.

Quanto ci vorrà prima che questa situazione vari,anche di poco?

Questa è una,delle tante problematiche legate ad una società maschilista che strumentalizza la donna in modo spudorato.

Le ragazze, future donne, dovrebbero riflettere su queste tematiche attuali che le riguardano e che sopratutto possono cambiare a seconda delle loro scelte.


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